Teatro San Carlo

Poco distante da piazza Municipio sorge il Real Teatro di San Carlo, che fu realizzato nel 1737 in onore di re Carlo III di Borbone.Il San Carlo è uno dei teatri più famosi al mondo.I suoi celebri portici si aprono su uno dei varchi d’ingresso della limitrofa Galleria Umberto I, la straordinaria volta commerciale costruita a Napoli tra il 1887 e il 1890, sul dedalo di stradine che si inerpicavano tra via Santa Brigida e via Toledo.

Piazza Municipio, Palazzo San Giacomo e metro dell’Arte

Piazza Municipio deve il suo nome alla presenza di Palazzo San Giacomo, oggi sede del Comune.

L’edificio, ha un. architettura classicheggiante e fu voluto nel 1816 da re Ferdinando I di Borbone come sede di tutti i ministeri del suo Regno.

Esso ingloba al suo interno la pontificia reale basilica di San Giacomo degli Spagnoli.

Nella piazza si trova inoltre, la nuova stazione del Metro dell’Arte.

Teatro di Nerone

Nel cuore del Decumano Superiore si trovano anche i resti di un antico teatro di epoca romana in cui si dice abbia cantato e suonato la lira l’imperatore Nerone.Buona parte dell’emiciclo, cavea ed arcate comprese, è stato assorbito delle successive costruzioni ed il suo ingresso si apre, quasi a sorpresa, in mezzo alle moderne case.

Museo Madre

Il Museo Madre ospita collezioni e mostre d’arte contemporanea.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Antica caserma di Cavalleria Borbonica, il Museo Archeologico Nazionale conserva un enorme mole di reperti antichi (almeno tremila) e rappresenta oggi uno dei più rilevanti siti culturali al mondo.

Lazzaretto di Santa Maria della Pace e Archivio Storico del Banco di Napoli

Proseguendo lungo il Decumano Maggiore si trova la chiesa di Santa Maria della Pace (XVI Secolo), un complesso monumentale in cui si trova la Sala del Lazzaretto, storico luogo di raccolta per i lebbrosi ed appestati.

L’itinerario si chiude con l’Archivio Storico del Banco di Napoli, una delle più imponenti raccolte archivistiche di documenti bancari al mondo, ospitata nelle stanze del cinquecentesco palazzo Ricca e nell’attiguo palazzo Cuomo, sede della Fondazione Banco di Napoli.

Obelisco di San Gennaro e Pio Monte della Misericordia

L’obelisco di San Gennaro si trova nella vicina piazza Riario Sforza.Eretta nel 1636 come ex voto per lo scampato pericolo durante l’eruzione del 1631, la guglia svetta a pochi metri dal Pio Monte della Misericordia, antica istituzione benefica oggi trasformata in museo.E’ qui che è conservata una delle “Sette opere della Misericordia” del Caravaggio.Nelle sale al primo piano, c’è una delle più importanti raccolte di opere d’arte private d’Italia.

Complesso dei Gerolomini

Proseguendo lungo il Decumano, quasi allo sbocco di via Duomo, è possibile ammirare la sconsacrata chiesa dei Gerolomini.

Oggi essa è un complesso museale, ed ha una bella quadreria e una ricca biblioteca.

Ai Gerolomini si accede da via Duomo, di fronte alla cattedrale.

Piazza Bellini, Mura Greche e San Pietro a Majella

Da port’Alba si entra nel salotto culturale di piazza Bellini, dove ancora oggi è possibile ammirare i resti delle mura della Neapolis greca.La piazza è ricca di ritrovi culturali e sale letterarie.essa deve il suo nome al compositore Vincenzo Bellini che studiò nel Conservatorio di San Pietro a Majella.Lo sotrico “Real Collegio di Musica” che fu fondato a Napoli nel 1808 e fu poi trasferito nell’ ex convento dei Celestini, annesso alla chiesa di San Pietro a Majella.

Piazza Dante e Port’Alba

Piazza Dante, l’antico Largo Mercatello, fu riprogettata dall’architetto Luigi Vanvitelli.

Qui è possibile ammirare il “Foro Carolino”, un colonnato semicircolare, realizzato per rendere omaggio a re Carlo III.

Oggi il colonnato è l’ingresso del Convitto Nazionale Vittorio Emauele.

Nella piazza troneggia un grande monumento a Dante. Essa è collegata al Decumano attraverso Port’Alba, realizzata nel 1625 da don Antonio Alvarez de TOledo, duca d’Alba.

Il Nilo giacente e Sant’Angelo a Nilo

Tornando in via Spaccanapoli e passeggiando in direzione del Duomo, si entra in quello che duemila anni fa era il quartiere egizio.

E’ qui che troneggia la statua del Nilo giacente, il “corpo di Napoli”, con la prospieciente chiesa di Sant’ Angelo a Nilo dove fa bella mostra si sé l’imponente sepolcro del cardinale Brancaccio scolpito da Donatello e Michelozzo.

Santa Maria La Nova

Scrigno di arte, storia, religiosità e mistero.

Fondato in epoca angioina, si compone di convento, chiostri e chiesa.

E’ sede del Museo Arca.

Duomo di Napoli e Museo del Tesoro di San Gennaro

Il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, comprende anche l’antico Battistero e la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro.

E’ uno degli edifici di culto più importanti di tutta la Cristianità. E’ qui che, tre volte l’anno, avviene il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro.

L’immenso Tesoro, raccolto grazie alla grande devozione dei fedeli al Santo, è conservato in un museo apposito, accanto alla Cattedrale.

Basiliche di San Lorenzo E San Paolo Maggiore

La Basilica di San Lorenzo è il luogo dove il famoso poeta Boccaccio conobbe la sua musa Fiammetta.

Dall’annesso Museo dell’ Opera è possibile visitare splendidi scavi archeologici.

 

A pochi metri si trova l’imponente Basilica di San Paolo Maggiore, costruita nel XVI secolo sui resti di un tempio pagano.

Chiesa del Purgatorio ad Arco

La chiesa Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco è stata edificata agli inizi del Seicento per offrire un luogo di sepoltura ai più poveri.

Essa ha un ambiente sotterraneo che fungeva da ipogeo: è qui che sono conservati numerosi teschi ancora oggi oggetto di culto e venerazione, le cosidette “capuzzelle”.

Napoli Sotterranea

L’ingresso di Napoli sotterranea si trova a pochi passi da Via San gregorio Armeno.

Essa è un insieme di cunicoli, gallerie ed acquedotti di epoca romana. dove si celano tanti misteri del sottosuolo napoletano.

Chiesa e Monastero San Gregorio Armeno e la Via dei Pastori

Tappa obbligatoria è San Gregorio Armeno, la via che unisce Spaccanapoli a via dei Tribunali. E’ la famosissima via dei pastori, con le sue storiche botteghe dei maestri presepiai. Da visitare la chiesa di San Gregorio Armeno (detta anche Santa Patrizia), vero scrigno del barocco napoletano e regno degli affreschi di Luca Giordano (qui si trova il suo unico ritratto).

Nella chiesa riposano le spoglie di Santa Patrizia (ogni martedi il miracolo dello scioglimento del sangue) e San Gregorio.

Annesso il monastero, una volta di clausura, con il suo particolare chiostro in cui spiccano la fontana con Cristo e Samaritana e il salottino della badessa.

Piazza e Basilica di San Domenico Maggiore

Una delle più famose piazze della città di Partenope è Piazza San Domenico Maggiore, Voluta da re Alfonso d’Aragona, lo slargo è dominato da una guglia dedicata al padre dei Domenicani, eretta all’indomani della terribile epidemia di peste del 1656.

Deve il suo nome alla presenza della chiesa di San Domenico Maggiore di cui si ammirano la scenografica scalinata e l’abside merlato.

Cappella Sansevero e Cristo Velato

Alle spalle della Basilica di San Domenico Maggiore è possibile imbattersi nello scrigno prezioso della Cappella Sansevero. La Chiesa, oggi sconsacrata, ospita capolavori come il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, con il suo straordinario velo marmoreo che si adagia con morbide trasparenze sul corpo di Gesù morto, e le “sinistre” macchine anatomiche.

Monastero di Santa Chiara

Appena superata piazza del Gesù si apre l’ingresso principale della murazione che racchiude chiesa e monastero di Santa Chiara, con il suo famoso chiostro maiolicato e la caratteristica torre campanaria.

La Chiesa è la più grande Basilica Gotica di Napoli.

Piazza del Gesù

Piazza del Gesù voluta da re Carlo d’Angiò, deve il suo nome alla presenza del Gesù Nuovo, un tempo palazzo Sanseverino, con la sua imponente facciata in bugnato (in cui si dice si celi un misterioso pentagramma), trasformato poi in chiesa dai Gesuiti. Al centro della piazza svetta la maestosa guglia dell’Immacolata, obelisco costellato di sculture in cui, leggenda vuole, si celino misteriose figure rieccheggianti la morte.

Cosa vedere a Napoli

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